Sabato 16 marzo 2019, ore 21, Teatro Duse di Besozzo!

Lo spettacolo vuole essere un omaggio teatrale al cinema italiano e alla commedia tra le commedie, Divorzio all’italiana di Pietro Germi; un capolavoro di comicità conosciuto in tutto il mondo e grazie al quale l’Italia vinse il Festival di Cannes nel 1962 come miglior commedia e ottenne l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Un ironico e godibilissimo ritratto della mentalità e delle pulsioni di una certa Sicilia di provincia dell’inizio degli anni ’60 che prende di mira, con graffiate ironia e con un sarcasmo a volte feroce, due situazioni di arretratezza legislativa di un’Italia in pieno boom economico: la mancanza di una legge sul divorzio, che arriverà solo nel 1970, e soprattutto l’anacronistico articolo 587 del codice penale che regolava il delitto d’onore, che verrà abolito soltanto venti anni dopo.

LA TRAMA Sicilia, inizio degli anni ’60. Nell’immaginario paese di Agramonte vive il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè. L’uomo è coniugato con l’assillante Rosalia, donna bruttina che lo ama appassionatamente ma per la quale ha perso ogni attrazione. Fefè è infatti innamorato della bella e giovane cugina Angela e non potendo ricorrere al divorzio, non ammesso dalla legge italiana, decide di ricorrere al cosiddetto “Delitto d’onore”, ma per farlo dovrà prima trovare un amante alla moglie così da poterli sorprendere insieme, ucciderli e scontata una lieve pena per motivo d’onore sposare finalmente l’amata Angela. Ma, tra calde notti estive al chiaro di luna e mandolini che suonano, il piano non andrà come Fefè spera e le cose si complicheranno…

Sempre presente nel foyer del teatro un piccolo punto ristoro gratuito a cura della Pro loco, con opere della pittrice Letizia Valentino alle pareti.  

Ingresso 12 €, ridotti a 8 € per gli studenti fino ai 25 anni. 
Prenotazioni al Musical Box in via XXV aprile, tel. 0332 770479 o acquistabili in teatro la sera stessa di ogni spettacolo.

Sabato 2 marzo 2019, ore 21:00, al teatro Duse di Besozzo!

Prima delle due serate dedicate agli spettacoli in dialetto locale, nel segno della simpatia, sarà ospite sul palco la compagnia Amici del Teatro di Leggiuno, con la nuova commedia “una famiglia rispettabile”

La vicenda si svolge ai giorni nostri, nella casa di un piccolo imprenditore, Dorino Fontana, dove vive con la sorella Elvira, accanita divoratrice di carta stampata mondana

futile, cura il fratello amorevolmente come promesso alla mamma quando li ha

lasciati orfani; Ersilio Sforza, marito di Elvira, pensionato parastatale, un tipo all’apparenza

pacato, collezionista di francobolli; la nipote Esmeralda Sforza, giovane disoccupata

sempre in cerca del lavoro adatto a lei che non trova mai; l’impiegata Rosalba, ancora signorina a causa del rapporto sentimentale con Dorino che, dopo la promessa di matrimonio, l’ha relegataal ruolo definitivo di segretaria tuttofare. Dopo un “week-end” a Manarola, Dorino sparisce in un modo misterioso. Per questo il Commissario Gaetano e il

Poliziotto Cicolin fanno delle indagini accurate. Nel frattempo la nipote Esmeralda, nella ricerca di guadagni facili che gli risolvano il problema di “fare soldi”, si imbatte in due personaggi strani Mimì e Cocò. Tutto si intreccia e….

Il testo è liberamente tratto da Alfredo Caprani, la regìa di Giovanni Milani

Gli interpreti: Francangelo Gianella, Manuela Cappello, Tiziana Gianella, Guido Brunella, Tiziana Contini, Alessandro Grilli, Paolo Rossoni, Rita Contini, Giangi Parmigiani, rammentatore Maurizio Meroi

Sempre presente in teatro un piccolo punto ristoro a cura della Pro loco, con opere della pittrice Letizia Valentino alle pareti. 

Ingresso 8 €

Prenotazioni al Musical Box in via XXV aprile, tel. 0332 770479 o acquistabili in teatro la sera stessa dello spettacolo.

Silvia Sartorio

Sabato 9 febbraio, ore 21, Teatro Duse di Besozzo!

Dal famoso dramma shakesperiano scritto più di 400 anni fa, le stesse parole risuonano più che mai attuali ancora oggi. In scena una coppia contemporanea, in video personaggi antichi. Il dramma della gelosia oggi e allora, uno scambio tra passato e presente dal forte impatto visivo. 

 “La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che gioca con la carne di cui si nutre». Quel fazzoletto, regalatole da Otello e che Desdemona non trova più, innesca la macchina infernale che porta alla tragedia. L’amore perde la sua essenza trasformandosi in desiderio di controllo, dominio e possesso. I numerosi casi di cronaca dei nostri giorni documentano l’attualità disarmante della vicenda shakespeariana. 

Nel foyer del teatro sarà ospitato per l’occasione un punto di informazione dell’associazione Eos, con sede a Varese, che dal 1998 è impegnata a contrastare ogni forma di violenza di genere,  con accoglienza, ascolto, solidarietà e affiancamento, offerti alle donne vittime di violenza di ogni genere, finora più di 2000.  
Sempre presente in teatro un piccolo punto ristoro a cura della Pro loco, con opere della pittrice Letizia Valentino alle pareti.  
Ingresso 12 €, ridotti a 8 € per gli studenti fino ai 25 anni. 
Prenotazioni al Musical Box in via XXV aprile, tel. 0332 770479 o acquistabili in teatro la sera stessa di ogni spettacolo.

Sabato 28 aprile, ore 21, Teatro Duse di Besozzo!

AE7C4CFA-8DA4-4CDA-B038-EB6D52E3EC33I bambini non ci sono e domani non si lavora, finalmente marito e moglie possono passare un po’ di tempo insieme. Ma i due non ne approfittano: accuse e confessioni rimbalzano in una camera da letto che si trasforma in una sorta di ring. Otto match di combattimento verbale che i due protagonisti ingaggiano per vivisezionare con cinica e surreale meticolosità la loro storia d’amore, ogni personale segreto e sogno inconfessabile. Resisterà la coppia a questa notte di estenuante autoanalisi? Un viaggio ironico e disincantato su una storia di ordinaria quotidianità.

Cosa è successo? Cosa si è rotto? Si potrà riattaccare? Un conflitto acceso, passionale e melodrammatico su un ring che ha tutta l’aria di essere un comune letto a due piazze. Una notte di confessioni e tranelli infami. Due antagonisti che pure lottano nella stessa squadra per arrivare faticosamente alla meta. Fino al prossimo combattimento. (Rosario Lisma)

Stravalaci, bravo nel disegnare l’indolenza di un marito accomodante, ma non troppo, cattivo e buono, ma non troppo, un marito «non troppo» marito. Al suo fianco si agita di risentimento la brava Zuin, nevrotica pungolatrice, frustrata dialettica. E si ride dei grovigli dell’infelicità. (Magda Poli, Corriere della Sera/Milano)